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Il Plamp nella fotografia macro

Nella macro fotografia la pazienza non è mai abbastanza, soprattutto se si decide di avere a che fare con insetti quali ad esempio coccinelle, farfalle, libellule… potremmo continuare per ore. Infatti, i protagonisti dei nostri scatti sono tutt’altro che ligi alle regole come una docile modella che posa per una copertina. Questi si muovono, si spostano da un fiore all’altro, quando sembra che finalmente si sia creata la scena ottimale per premere il tasto di scatto ecco che queste ci lasciano a bocca asciutta.

Fotografia macro coccinella plamp

In questo breve articolo, vorrei dedicare uno spazio ad uno strumento molto utile nella macro fotografia. Sicuramente non potrà risolvere i problemi citati poco fa, ma sicuramente potrà facilitare la creazione della scena ideale.

Di cosa sto parlando?

Del cosiddetto Plamp…

Di cosa si tratta?

Si tratta di una sorta di “molletta” che permette di tenere un oggetto ben fermo nella posizione che desideriamo. Ovviamente, trovandoci nel contesto delle macro, il plamp è solito tenere ben saldo un fiore sui cui petali andremo a posizionare delle gocce, un filo d’erba, una foglia su cui desideriamo che si venisse a posare una farfalla, insomma, tutto ciò che desideriamo immortalare nel nostro scatto (ovviamente di un peso tale che possa essere sorretto dal nostro amico plamp).

Oltre a tener ben saldo l’oggetto da noi scelto, esso permette anche di scegliere il luogo dove scattare la foto e quindi questo strumento ci aiuta a costruire interamente la scena. In particolare, lo trovo molto utile in quanto, permettendoci di scegliere la posizione di scatto, ci dà la possibilità di scegliere lo sfondo del nostro scatto e quindi dar vita a composizioni esaltanti e soprattutto fare in modo che il soggetto del nostro scatto venga messo in risalto dai colori e dalle luci retrostanti.

Una volta individuata la posizione ideale, messo all’opera il nostro plamp… cosa occorre fare?

Sicuramente posizionare la fotocamera sul cavalletto con la messa a fuoco manuale sull’oggetto sorretto dal plamp, fare attenzione ovviamente ai diversi settaggi e, nel caso in cui la scena da immortalare sia già composta ci basta semplicemente premere il tasto di scatto, oppure, portiamo pazienza e attendiamo che qualche insetto giunga ad animare la scena.

Riassumiamo:
Il plamp ci aiuta a:
1. Tenere ben fermo un oggetto;
2. Scegliere la posizione ideale;
3. Creare sfondi creativi ed idonei per risaltare il soggetto;

Benedetta Lavezzi

Mi chiamo Benedetta Lavezzi, ho 24 anni e la passione per la fotografia mi accompagna da quando ero piccola. In prevalenza i miei scatti rientrano nella Macro-fotografia, ma in futuro desidero anche approcciarmi al mondo dei Landscapes, in quanto la voglia di crescere, imparare e scoprire cose nuove è fondamentale nella fotografia, come nella vita in generale.

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